I most a ccioli o mustacciuoli in napoletano, sono un dolce speziato antichissimo, con la tipica forma di rombo ricoperti di glassa al cioccolato. Il nome deriva dal latino “mustaceum”, mosto. Per gli antichi Romani, i mustacei erano delle focacce dolci tra i cui ingredienti era il mosto d’uva , ingrediente ancora oggi utilizzato in alcune varianti di questo dolce. Anche Catone ci parla di piccole focacce dolci a base di farina, mosto e anice, offerte ai convitati prima che lasciassero la casa, come segno di attenzione all'ospite che si congedava. Col passare dei secoli la ricetta ha assunto varianti e nuovi ingredienti. I mostaccioli sono diffusi un po' in tutta Italia, quelli napoletani non prevedono quasi mai il mosto. Tradizione vuole che i mostaccioli si preparino a partire dall’Immacolata per essere offerti durante tutto il periodo delle festività natalizie. „ “ Come per gli struffoli, di cui abbiamo già parlato, gli ingredienti e le proporzioni variano da
Il solstizio d'inverno cade tra il 21 e 22 dicembre, il sole dopo aver toccato il punto più basso dell'orizzonte inizia a salire regalandoci giorno dopo giorno minuti di luce. In questo periodo si celebra la luce. L uce che trionfa sul buio , che dona serenità agli animi nella certezza che il sole e la bella stagione torneranno presto. Non a caso tutte le feste in questo periodo prevedono accensioni di falò e cepponi. Lucia, il cui nome deriva dal latino Lux , “luce” , era una giovane nobildonna, promessa sposa ad un giovane pagano. Dopo la miracolosa guarigione della madre, Lucia decise di consacrarsi a Cristo e di devolvere la sua dote ai poveri. Fu proprio per la sua generosità con i bisognosi che in alcuni paesi, la Santa è dispensatrice di doni. D urante le persecuzioni ordinate da Diocleziano, Lucia aiutò i cristiani a nascondersi . Per la necessità di avere le mani libere, portava delle candele legate ad una ghirlanda sul capo , mentre aiutava i cristiani