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Detti e modi di dire dell'Isola Azzurra

Non potevano mancare all'appello i detti Capresi. Grazie agli amici e colleghi @Be Caprese per averli condivisi con noi!

Partiamo dal mio preferito:

1. Bai Bai dicette u'nglese

bye bye (ciao ciao) disse l'Inglese.

L'inglese in questione è Sir Thorold, uno dei primi residenti stranieri sull'isola nel Settecento. L'espressione viene utilizzata per rinviare qualcosa, in quanto lui per sfuggire a situazioni scomode liquidava tutti con Bye Bye. La storia di sir Thorold è molto interessante, ci ritorneremo in futuro. 

2. Me par' a varca d'à puzzulana

Mi sembri la barca della pozzolana. Si dice di una persona molto lenta, in riferimento alla barca che portava la pozzolana a Capri che era lentissima.

3.Gratìs murette

Gratis morì.

Gratìs era il soprannome di un pittore e ballerino tedesco Julius Hans Spiegel, che viveva a scrocco, aveva il vizio di non pagare mai. Anche di questo personaggio vi racconterò prossimamente.

4.'O grecale, se ne fujono 'e pisce a din't 'o panaro

Col grecale se ne fuggono i pesci da dentro al paniere.

Il detto ci avverte: col vento di grecale meglio non andare a pesca.

5. Senza 'na coscia e senza 'nu pere vaje a Ronnacrape e truov' mugliera

Senza coscia e senza piede vai ad Anacapri e trovi moglie.

Le Anacapresi come le Ravellesi, vedi post precedente, si maritano anche con gli storpi.

curiosità Ronnacapre secondo un'ipotesi (ce ne sono altre) l'origine del nome Anacapri potrebbe significare la femmina della capra.

6. Grieco e levante rompe 'o cazzo a tutte quante

Grecale e levante rompono xxxxx a tutti.

Il vento grecale e il vento levante danno fastidio a tutti, non solo ai pescatori.

7. Ciammurri, Chiazzeri, Zulù

Questi sono i vecchi nomi degli abitanti di Anacapri, di Capri e della Marina Grande.

Ciammurri sembrerebbe avere origine da una voce del calabrese o siciliano,'sciamarru o zamarru, che in napoletano è zimbaro (zimmaro), il maschio della capra, caprone.

Chiazzeri, da chiazza piazza, abitanti della piazza Umberto I, la Piazzetta.

Vuol dire in napoletano pettegoli, persone che sono in piazza a perder tempo a sforbiciare.

Zulù, come il gruppo etnico africano che a fine Ottocento era sinonimo di individuo rozzo e ignorante.

Speriamo che il nosto viaggio nella memoria attraverso i detti antichi vi sia piaciuto!

A presto

L.G.




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